Kombucha storia e benefici
Kombucha è la forma occidentalizzata del nome giapponese di una bevanda che in realtà ha origini antichissime e una storia di benefici leggendaria. Consumata originariamente nella regione dell’est asiatico Manciuria, la kombucha ricevette le prime grazie dalla dinastia Tsin nel lontano 220 a.C. grazie alle sue proprietà detossificanti ed energizzanti.
Solo successivamente, il fisico Kombu esportò questa prelibatezza in Giappone, dove le sue proprietà benefiche e digestive furono apprezzate anche dall’imperatore Inkyo, e il suo nome venne pertanto ribattezzato kombucha (tradotto letteralmente in italiano “tè di kombu”).
Durante la Seconda Guerra Mondiale questa bevanda divenne popolare soprattutto in Germania, per poi diffondersi anche nel resto d’Europa e diventare un mito di giovinezza eterna.
Il Kombucha: i principali micronutrienti e le relative proprietà:
Acidi organici (lattico, acetico, gluconico, citrico, malico, succinico, ossalico, tartarico, usnico, ecc.)
Sono antimicrobici per la capacità di contrastare l’attacco di microrganismi dannosi che giungono nel nostro organismo dall’ambiente esterno e con l’alimentazione. Sono acclamati inoltre per equilibrare il pH corporeo.
Acido glucuronico
E’ il principale agente detossificante, derivato del glucosio, in grado di aiutare le cellule del fegato a legare le sostanze di rifiuto, come tossine, residui di farmaci e inquinanti ambientali per facilitare l’escrezione dall’organismo.
Vitamine E, K , A, B e C (nel tè verde)
Piccole quantità ma importantissime. Tra le vitamine del gruppo B troviamo la B1, B2, B6, B12 e acido folico. Si tratta di abili micronutrienti che rinforzano il sistema immunitario, il sistema nervoso, regolano il metabolismo e difendono l’organismo dalle infezioni.
Proteine, aminoacidi e acidi nucleici
Promuovono la rigenerazione delle cellule. In un primo momento sono “intrappolati” in molecole più grandi, invece con la fermentazione del tè questi composti vengono scissi e diventano più disponibili per l’assorbimento cellulare.
Enzimi
Sono coinvolti nelle complesse reazioni del metabolismo migliorando la velocità delle attività cellulari.
Polifenoli (come catechine, epicatechine, gallocatechine, quercetina e miricetina)
Contrastano i processi ossidativi responsabili del danneggiamento delle cellule (stress ossidativo), proteggono le mucose dello stomaco e dell’intestino e rinforzano il sistema immunitario. Nel tè sono “intrappolati” in molecole più complesse, invece con la fermentazione vengono scomposti e diventano più assimilabili dal nostro organismo.
Minerali: manganese, ferro, zinco, cobalto e fluoro
Rientrano nella costruzione dei tessuti, delle vitamine, delle proteine, ecc.
Caffeina, teofillina, teobromina e alcol
Sono presenti in piccole quantità, tuttavia infondono energia e riducono la stanchezza.
Gli effetti protettivi attribuiti al kombucha non sono finiti. Oltre alle importantissime proprietà su citate, studi hanno rivelato anche quanto segue (Dufresne e Farnworth, 2000; Jayabalan et al., 2014):
- Riduce il livello di colesterolo
- Riduce l’aterosclerosi per la rigenerazione delle pareti cellulari
- Riduce la pressione arteriosa
- Previene malattie cardiovascolari
- Riduce i problemi infiammatori
- Allevia artrite, reumatismi e gotta
- Previene le infezioni della vescica e riduce la formazione di calcoli renali
- Riduce l’obesità e regola l’appetito
- Normalizza l’attività intestinale e cura le emorroidi
- Stimola i sistemi ghiandolari
- Protegge contro il diabete
- Esercita effetti antibiotici contro microrganismi dannosi
- Rinforza il sistema immunitario e stimola la produzione di interferone
- Allevia la bronchite e l’asma
- Riduce i disturbi mestruali e le vampate di calore durante la menopausa
- Migliora la salute dei capelli, della pelle e delle unghie
- Riduce il desiderio di alcol
- Riduce lo stress, i disturbi nervosi e l’insonnia
- Allevia il mal di testa
- Migliora la vista
- Contrasta l’invecchiamento